Incontrare Mariolina Baccellieri è sempre un’esperienza interessante, nel dialogo traspaiono la passione per la sua terra, la costa ionica della Calabria, dove furono gli antichi greci a piantare i vitigni e la cura nel lavorare i vigneti per produrre vini di grande carattere ed elegante identità.
I passiti sono principi di questo lembo enologico del Mediterraneo, il Greco e il Mantonico, vini riscoperti dei quali la contessa Baccellieri si è riappropriata, riscoprendo ciò che la sua famiglia possedeva da generazioni, terre che respirano il mare, fortificate da un’escursione termica che consegna forza e freschezza alle uve.
I vigneti dell’azienda agricola Baccellieri si trovano su terreno calcareo ricco di minerali, piante da frutto e profumi mediterranei, tra cui la liquirizia. Le uve sono Greco di Bianco, Nerello Calabrese e Mantonico, Gaglioppo, vitigni autoctoni che hanno in media trent’anni con delle zone “ad alberello” che hanno più di cinquant’anni.
L’azienda sta crescendo sotto la guida di Mariolina Baccellieri e con il contributo dell’enologo Giuseppe Liotti, che ha iniziato un percorso di studio, analisi e innovazione, per ridare prestigio a vitigni di millenaria tradizione.
La produzione odierna si aggira sulle trentamila bottiglie, in crescita.
Tra le tipologie il “Siccagno” bianco, dove la vinificazione in secco delle uve solitamente destinate al passito, da vita ad un vino di bella intensità, fruttato e dotato di piacevole freschezza. Sempre tra i bianchi il Dromos, pieno equilibrio nei sentori e palato accogliente, deciso.
Il Piroci, vino rosso identitario, rappresentativo del territorio e dell’azienda, a partire dal nome che nel dialetto locale significa “trottola”, quella in legno, con cui giocavano i bambini come Mariolina Baccellieri. Un Nerello Calabrese in purezza coltivato nel vigneto centenario a piede franco. Le uve sono raccolte a mano tra fine settembre ed inizio ottobre, coltivate con metodo biologico. Al naso spicca la frutta matura, bella struttura olfattiva, al palato è ricco, avvolgente dal lungo finale.
Il Violet è un rosato originale per equilibrio dei sentori e per una lunga morbidezza che non si lasca andare alla dolcezza, rimanendo bensì netto e definito.
Greco di Bianco e Mantonico passiti sono le “chicche” pluripremiate di casa Baccellieri.
Il primo è un eccellente ambasciatore del territorio calabrese dal colore giallo dorato con riflessi ambrati. Pienezza di un naso ricco, tra fichi secchi, frutta passita, zagare e bergamotto. Un profumo che si apprezza a lungo prima di arrivare al palato dove il vino si apre in modo armonico, una declinazione calda e pulita.
Terminiamo con il Mantonico. Gli antichi sacerdoti greci lo utilizzavano nelle cerimonie, era una rarità e continua ad esserlo. Le uve vengono vendemmiate nella seconda metà di settembre, appassite al sole per 7-10 giorni, pigiate sofficemente e fermentate in modo controllato in acciaio.
Dal colore ambrato con riflessi ramati, seduce il naso con raffinati sentori e arriva al palato con una suadente morbidezza che racchiude un carattere unico e persistente
E’ proprio il Mantonico ad aver raccolto il maggior numero di premi “Il fatto positivo e che mi rende orgogliosa – sottolinea Baccellieri – è che questi riconoscimenti si ripetono anno dopo anno, nulla di casuale quindi, ma una grande cura in ciò che facciamo”.